giovedì 10 luglio 2008

Hand it over

I hand it over
I hand it over
I hand it over
I hand it over.
I do hand it over.
Or I'll go mental.
No more money issues
No more boyfriend issues
No more work issues
No more rent issues
No more dog issues
No more meeting people issues
No more doing everything issues
No more I have to do this issues
BUT it is all Your problem now :)
Coz I don't want it anymore!!
So I hand it over!!
I hand it over
I hand it over
I hand it over.
I should have done this this morning, now it's too late for this 24 hours. So, I'm handing it over for the next 24 hours.
I hand it over to You so You can do whatever You want with it, it's all Yours!!!
Enjoy it :D

New Day

Ho aggiunto un altro paio di link. Al-Anon è per i familiari delle persone affette da alcolismo.
O.A. sta per Overeaters Anonymous, che - a dispetto del nome - è aperto a qualsiasi disturbo alimentare.
Mi chiedo come mai in italiano vengano chiamati "Disturbi" alimentari. Non credo che la parola Disturbo renda giustizia all'inferno che vive ogni giorno chi soffre di anoressia o bulimia o quant'altro.
Comunque, firsts things firsts.
Da quando ho smesso di bere la mia bulimia è tornata come un uragano dopo un terremoto. La ciliegina sulla torta. Il fiocco di neve che scatena la valanga.
Così, come se non avessi già abbastanza incontri della a.a., adesso vado anche alla o.a.
Infatti martedì sono andata al mio solito meeting delle cinque e mezza in università, poi siamo andati con A., J. e M. a farci il solito caffè al solito posto e poi sono andata al meeting della o.a.
Praticamente questi meeting rispecchiano in tutto e per tutto i meeting a.a., sono basati sugli stessi 12 passi e 12 tradizioni. Più qualche altra cosa aggiunta, mi pare di aver visto una preghiera chiamata Rozanne's prayer, ma non ho letto attentamente.
Comunque, c'erano cinque o sei donne e un uomo. Devo dire che non me l'aspettavo di trovarci un uomo :)
Poi viene fuori che anche lui è cross addicted ma non tocca alcool da anni. Buon per lui, no?
Un giorno I. ad un meeting dice "Appena sono entrato in a.a. ho conosciuto questa donna che mi diceva quanto è bello essere sobria, da 10 anni che non tocca un goccio d'alcool e dopo qualche mese che parlavamo l'ho incontrata al pub che stava bevendo un drink e quando mi ha visto ha fatto finta di niente e se n'è andata"
Non me l'aspettavo mica. Nelle vecchie versioni del Grande Libro si diceva che *the only requirement for membership is a honest desire to stop drinking*.
Poi quell'honest l'hanno tolto, perchè tutti gli alcolisti che vogliono smettere di bere hanno davvero un desiderio genuino di smettere.
Ma essere onesti con se stessi e con i tuoi fellow members è un altro paio di maniche, no?
Io ho promesso a me stessa che basta bugie. Le dipendenze, droga, cibo, alcool, hanno bisogno di un buon fondo di bugie. Se penso a tutte le volte che ho mentito a mia madre "No mamma non vado in bagno a vomitare" "No mamma, non le ho mica bevute tutte io quelle bottiglie di vino!!" E facevo pure la scandalizzata!
Tra l'altro stanotte ho fatto un sogno a quel proposito, ho sognato che avevo lattine di birra e bottiglie di vino nascoste nello zaino come quando ritornavo da scuola. Poi quando erano vuote le nascondevo in un altro zaino e poi le buttavo via. Non dimenticherò mai la vergogna che provai quando mia madre scoprì quelle bottiglie, e mi incazzai di brutto perchè lei mi accusava di avere un problema con l'alcool.
Santo cielo, povera mamma mia. Comunque quando sarà il momento -( 9) Abbiamo fatto direttamente ammenda verso tali persone, laddove possibile, tranne quando, così facendo, avremmo potuto recare danno a loro oppure ad altri) - farò appunto ammenda.
Beh, ora mi sono distratta e non mi ricordo più cosa volevo dire

martedì 8 luglio 2008

New Meetings

Vado ad un incontro A.A. tra un'oretta. Poi alle 20 ho il mio primo incontro O.A. (Overeaters Anonymous).
Dio funziona per me con me in me, la mia vita è così bella che mi dimentico persino di ringraziarlo tutte le mattine. Magari lo faccio durante il giorno. La mattina sono sempre addormentata :)
Speriamo che l'O.A. sia quello che cerco, che mi aiuti nella completa guarigione.
Non vedo l'ora di rivedere tutti i miei amici degli incontri, mai incontrate persone più buone. Grazie, grazie, grazie.

domenica 6 luglio 2008

The day God found me


Ieri parlavo in chat con mio padre, dopo mesi di forzato silenzio, da parte mia e sua. Qualche giorno fa in vacanza ho preso il telefono e l'ho chiamato per la prima volta in sei mesi. Sono sicurissima che sia stato qualcun'altro a prendere il telefono, il mio higher power come lo chiamiamo noi qui, o forse lo Spirito Santo.
Sta di fatto che abbiamo parlato civilmente, come se nulla fosse successo. Ammettere che sia successo qualcosa nel corso di questa vita avrebbe un effetto catastrofico - a catena - troppo consumante per non dire doloroso.
Poi, sempre lo Spirito Santo - non ho dubbi - mi ha detto che mai una volta in vita mia ho provato ad avvicinarmi a mio padre, ho sempre dato per scontato che avrebbe dovuto essere lui ad avvicinarsi a me, pur sapendo quanto è emozionalmente deficiente non ho mai pensato che non avrebbe mai avuto il coraggio di avvicinarsi a me - vista la mia aperta ostilità - se prima non mi fossi avvicinata io a lui.

Booom!
Quando succedono queste cose non puoi non capire quanto grande è Dio, che è miracoloso e giusto e che sì, He moves through mysterious ways!

Comunque, io non sono una fanatica religiosa, non mi interesso di politica italiana, non mi esprimo sull'aborto o sulle stem cells, non faccio l'opinionista.
So che Dio sta lavorando miracoli per me, da quando gli ho chiesto di aiutarmi. (Mi spiace se ogni tanto confondo la sintassi italiana con quella inglese.)
Un giorno chiesi a Dio di aiutarmi, gli dissi che avevo sempre creduto in Lui anche quando Lo bestemmiavo. Avevo sempre sempre creduto in Lui. Però Lui non mi aveva mai aiutata le altre volte. Però riprovai e ricevetti un miracolo dietro l'altro, un giorno Gli dissi "Hey, adesso stai esagerando, conservane un po' per il futuro".

Mi chiesi per giorni e giorni cosa era cambiato questa volta, come era possibile che tutte queste cose intorno a me stavano succedendo così *miracolosamente*. Era davvero Dio? Il fatto è che era tutto inspiegabilmente perfetto, come solo Dio può fare, non avevo dubbi che fosse Lui.
Cosa era cambiato quindi?
Fondamentalmente una cosa: per la prima volta in vita mia avevo fiducia in Dio. Avevo fiducia che mi avrebbe aiutata. Tante di quelle volte avevo chiesto un segno: "Dio, se mi fai vedere che esisti io Ti credo".
Scusate ma che imbecille che ero!!!

Un misto tra ingenua e imbecille con tutte le sfumature che ci stanno in mezzo.

Comunque, la sto tirando per le lunghe che devo andare a correre :)
Quindi ieri ho detto a mio padre che sto pregando per lui, e lui mi chiede ah e da quando preghi? (Per immaginare la vecchia me pregare ci vuole una fantasia mica da ridere)

E io: Da quando ho scoperto che funziona.
E lui dice: del resto Gesù disse chiedete e vi sarà dato.
La combinazione qui è che sto giusto leggendo il Vangelo di Matteo e quello è proprio uno dei miei passi preferiti, se non Il preferito.


Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. (Matteo 7, 7-8)
(Ask, and it will be given to you; search, and you will find; knock, and the door will be opened to you. Everyone who asks receives; everyone who searches finds; everyone who knocks will have the door opened.)


sabato 5 luglio 2008

A is for

Domani festeggio i miei primi 3 mesi di sobrietà. Una bambina!
Oggi sono andata a trovare la mia sponsor dopo quasi dieci giorni. La fiducia che instauri con il tuo sponsor è un surrogato di fede divina. Abbiamo parlato delle vacanze, le ho sciorinato le paranoie lavorative, parlato del più e del meno, mangiato biscotti, bevuto decaf con latte senza zucchero e arrangiato di vederci per fare i passi domani sera.

La prima volta che sono entrata in AA ero terrorizzata, dal momento in cui sono entrata nella stanza, al momento in cui ho parlato volevo letteralmente morire. Di paura, di vergogna, di colpa, the more the better. C'erano due uomini, si sono presentati, mi sono presentata, mi hanno chiesto se ero in vacanza da quelle parti - non vivo in italia - e ho risposto che no, sono un'emigrata. Entrano altri due uomini, un altro, altri due, un altro. Non mi sento più le gambe, ho le mani ghiacciate e il nodo in gola. Mi chiedo ma che cosa ci sono venuta a fare, io non sono come questi qui. Dai trenta ai cinquanta, avevano stampato in faccia il peso che solo la colpa di esserti bevuto la moglie, i figli, la casa, il lavoro, gli amici ti può dare.
E io non avevo niente a che spartire con sta gente, io ero una ragazza ordinaria a cui piaceva lasciarsi andare, magari esageravo, ma comunque avrei potuto smettere quando volevo, anche se un po' mi sentivo in colpa....
Ok, diciamo che quattordici anni di sbronze senza limiti...
Diciamo anche che mi sono sentita una merda tante di quelle volte...
Diciamo poi che avevo provato a smettere quelle dieci, undici volte....
Diciamo poi che l'ultima l'avevo fatta proprio grossa, quindi avevo deciso che basta, era ora di smetterla e in fondo un'ora passata a sentire sti vecchi alcolizzati non mi ammazza mica.

Così mi chiedono se voglio parlare. E io dico che non sono affatto un'alcolista (denial is not just a river in Egypt), che magari avevo un problema - ma non grossi come i loro - e che mi vergognavo molto di trovarmi lì soprattutto perchè avevo sperato di trovare qualche altra ragazza. (Speravo ma non ci credevo, affossata, come tutti del resto, in un barile di luoghi comuni sugli alcolisti e sulla A.A.)
Così mi vengono consigliati altri incontri a cui andare, dove sarò sicura di trovare altre ragazze. E io dico quasi quasi ci vado.
E loro mi dicono di tornare, di continuare a tornare agli incontri, che essere riuscita a mettere piede oltre quella porta è stata una conquista enorme, vuoi un caffè, mi raccomando torna.
Mi ripetevano gli slogan della A.A. che iniziai a conoscere con i primi incontri, quelli che si mettono intorno alla stanza "Let Go, Let God" "Keep it Simple" ecc. Quei buoni consigli che facciamo tanta difficoltà a mettere in pratica, così qualche buon'anima ce li ha messi sotto forma di slogan, così ce li ricordiamo al momento più adatto.
È veramente stata dura, l'impresa più ardua della mia vita è stata varcare quella porta e sedermi in quella stanza con quegli uomini che mi hanno regalato un benvenuto da regina!
Tempo di andare, alla prossima!